Hľadaný výraz: Mt 8,5-13; Mk 7,30; Lk 7,1-10; Lk 13,28-29; Jn 4,46-54, Preklad: Talianský - Riveduta, Počet výsledkov: 5
5 Or quand’egli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo: 6 Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente tormentato. 7 Gesù gli disse: Io verrò e lo guarirò. Ma il centurione, rispondendo disse: 8 Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma di’ soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito. 9 Poiché anch’io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va’, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa. 10 E Gesù, udito questo, ne restò maravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato cotanta fede. 11 Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli; 12 ma i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Quivi sarà il pianto e lo stridor dei denti. 13 E Gesù disse al centurione: Va’: e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quell’ora stessa.

30 E la donna, tornata a casa sua, trovò la figliuolina coricata sul letto e il demonio uscito di lei.

1 Dopo ch’egli ebbe finiti tutti i suoi ragionamenti al popolo che l’ascoltava, entrò in Capernaum. 2 Or il servitore d’un certo centurione, che l’avea molto caro, era malato e stava per morire; 3 e il centurione, avendo udito parlar di Gesù, gli mandò degli anziani de’ giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servitore. 4 Ed essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano istantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo; 5 perché ama la nostra nazione, ed è lui che ci ha edificata la sinagoga. 6 E Gesù s’incamminò con loro; e ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: Signore, non ti dare questo incomodo, perch’io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; 7 e perciò non mi son neppure reputato degno di venire da te; ma dillo con una parola, e sia guarito il mio servitore. 8 Poiché anch’io son uomo sottoposto alla potestà altrui, ed ho sotto di me de’ soldati; e dico ad uno: Va’, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servitore: Fa’ questo, ed egli lo fa. 9 Udito questo, Gesù restò maravigliato di lui; e rivoltosi alla moltitudine che lo seguiva, disse: Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una cotanta fede! 10 E quando gl’inviati furon tornati a casa, trovarono il servitore guarito.

28 Quivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti, quando vedrete Abramo e Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, e che voi ne sarete cacciati fuori. 29 E ne verranno d’oriente e d’occidente, e da settentrione e da mezzogiorno, che si porranno a mensa nel regno di Dio.

46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove avea cambiato l’acqua in vino. E v’era un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo a Capernaum. 47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò a lui e lo pregò che scendesse e guarisse il suo figliuolo, perché stava per morire. 48 Perciò Gesù gli disse: Se non vedete segni e miracoli, voi non crederete. 49 L’ufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio bambino muoia. 50 Gesù gli disse: Va’, il tuo figliuolo vive. Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli avea detta, e se ne andò. 51 E come già stava scendendo, i suoi servitori gli vennero incontro e gli dissero: Il tuo figliuolo vive. 52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a star meglio; ed essi gli risposero: Ieri, all’ora settima, la febbre lo lasciò. 53 Così il padre conobbe che ciò era avvenuto nell’ora che Gesù gli avea detto: Il tuo figliuolo vive; e credette lui con tutta la sua casa. 54 Questo secondo miracolo fece di nuovo Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.

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